Grazie a Piene Mani

Grazie a Piene Mani

venerdì 17 ottobre 2014

2014: IL NOSTRO VIAGGIO





Ma veniamo ai nostri bambini, sempre tanti … ogni anno altri orfani si aggiungono a quelli che avevamo lasciato l’anno precedente, nel loro sguardo c'è una vena di tristezza  ma al tempo stesso tanta gioia per il nostro arrivo … Tanti, davvero tanti come l’erba dei campi,  sono anche  i bambini dei villaggi; molti di loro,  pur avendo una famiglia,  vivono nella miseria più assoluta e trovano spesso  un rifugio negli orfanotrofi per un po’ di cibo o un indumento … Questi bambini, a cui viene negata l’infanzia, crescono in   giornate sempre uguali fatte di nulla, spesso lavorando più o meno duramente, senza un minimo di istruzione, testimoni di un tempo che scorre inutilmente …  
Nei nostri bagagli, quest’anno, c’erano per i nostri orfani  anche vestiti che ci sono stati donati da un ospite della casa di riposo “I Delfini” di San Donato  e da altre amiche: è stata un’autentica festa, con tanto di sfilata …                                       
Questi indumenti, uniti a scarpe, zaini per la scuola, palloni e lecca-lecca (donati da Matteo ed Elena in occasione del battesimo di Diego) sono stati motivo di ulteriore gioia per i nostri bambini e sono stati accolti da canti, balli, partite di calcio … I bambini del villaggio sono stati attratti dai festeggiamenti ed allora abbiamo deciso:  palloni e regali anche per loro … non si vedeva la fine dei bambini..! Non ci sono parole adatte per descrivere ed esprimere le emozioni, i pugni nello stomaco, il cuore che batte forte, nel vedere quelle mani tese, quegli sguardi tristi e al tempo stesso pieni di speranza: ti manca il respiro e ti senti impotente di fronte ad una realtà così lontana  dal  mondo a cui siamo abituati …
 Talvolta pensiamo  di aver buttato via tempo e denaro per realizzare progetti che non rispecchiano forse le nostre aspettative, il nostro modo di pensare europeo, ma poi quei bambini ti guardano, ti supplicano con lo sguardo, ti dicono grazie perché comunque ti sei interessato a  loro, perché almeno tu non li hai abbandonati! Tu guardi loro e sai che l’8 settembre potranno andare nelle nuove  aule che sono state costruite grazie all’aiuto di voi tutti,  li vedi felici mentre sai che tanti bambini stanno già pensando a quale diario, quale marca di zaino, quale tablet scegliere per il nuovo anno scolastico … loro invece  dall’altra parte del mondo ti ringraziano “a piene mani” per quello che hanno ricevuto da noi (e da voi!). Ti viene da pensare se la felicità non sia magari nel non possedere niente ed apprezzare il poco piuttosto che nel possedere tanto  ed accorgersi di non avere l’essenziale … Emozione grandissima è  stato ricordare la piccola Gaia Iemme, a cui è stata dedicata un’aula: in occasione della sua tragica morte, i genitori  hanno devoluto 2000 euro, che sono serviti per l’acquisto di materiale didattico, indumenti e cibo per i bambini. Ricordiamo  tutti i nostri amici che da qualche parte del cielo vegliano sul nostro cammino verso gli altri, verso coloro che abitano le più estreme periferie. Piccoli passi che uno dopo l’altro, grazie al contributo di tutti Voi, stanno permettendo ai nostri bambini di avvicinarsi a grandi traguardi come l’ istruzione, il cibo almeno una volta al giorno e cure mediche quando necessario. Sappiamo che l’alternativa, per i bambini affacciati su questa parte del mondo, è una realtà fatta solo di  violenza, guerra, fame, sfruttamento, mancanza dei più elementari diritti … ed allora senti più forti che mai la passione e la determinazione che ogni anno ti portano qui ad abbracciarli, ad ascoltarli, a farli sentire amati …                                                     
Ringraziamo anche Elena e Luca Celli che, in occasione della Prima Comunione di Riccardo, hanno pensato a raccogliere fondi per questi piccoli … che il Signore centuplichi ogni gesto di amore e carità …
 Grazie anche per i semi che ogni anno ci vengono donati dal Mulino di Poggio a Vico (da Francesco, Paola e Adriana) e che  piantiamo qua e là nei villaggi: segni di vita nuova che cresce e si rafforza.
 Grazie al contributo prezioso di Domenico e Teresa Rabiti  è stato possibile  comprare zappe, accette ed altri utensili per le donne del villaggio e la comunità dei Pigmei (che abbiamo conosciuto l’anno passato), così da rendere meno faticoso lavorare la terra.
 Le donne: qui sono loro il cuore pulsante  delle comunità, su di loro pesano i carichi della vita …  chi sa che non siano la forza che un giorno potrà cambiare qualcosa in questo Paese…
Abbiamo visto in funzione le moto-taxi acquistate grazie alla donazione di Agata Smeralda e di altri benefattori. Finalmente gli insegnanti possono percepire per la prima volta un piccolo salario per il loro lavoro ed i bambini dell’orfanotrofio possono ricevere un pasto ogni giorno; ma anche i bambini del villaggio che "bussano" alle porte dell'orfanotrofio possono ricevere un po' di cibo o un indumento... 
  Quest’anno abbiamo raggiunto un altro obiettivo al quale teniamo molto: l’adozione a distanza  di 3 bambini ed un giovane universitario, iniziata già nel 2013,  sta andando avanti (i contributi dei benefattori per il loro sostegno, nel 2014,  ammontano complessivamente a 1.885 dollari, che abbiamo consegnato alle Suore responsabili dell’orfanotrofio). Grazie a coloro che hanno  dato il loro sostegno prezioso per costruire un futuro migliore a questi giovani … Il sogno è quello di poter sostenere 40 bambini degli orfanotrofi di Kamaj e di Kanjuka, con modalità e contributi che potranno tener conto delle possibilità di ciascuno;  per questo confidiamo nel vostro impegno, nel contributo di tutti voi, nel passaparola … Chi è interessato può ricevere informazioni telefonandoci o inviandoci una email.  Abbiamo tante foto da mostrarvi, per ognuna una storia di abbandono, l’attesa di un futuro migliore ...                                          
E che dire dei fondi raccolti con i meravigliosi concerti di Reggello-Cascia e Matassino!...L’impegno  di tanti bambini e dei loro insegnanti ha reso possibile la costruzione di  tre nuove  aule scolastiche  terminate proprio mentre noi eravamo là … e dove ora, seduti nei  banchi acquistati con l’aiuto di tutti Voi, tanti ragazzi stanno apprendendo ciò che potrà consentire loro di gettare un ponte verso un futuro meno crudele. Nelson Mandela, l’eroe d’Africa, diceva che “l’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”.
Ed ancora non possiamo non ricordare il grande successo della cena del 2 agosto alla Pieve di Cascia, appena prima della nostra partenza …  
 Siamo profondamente riconoscenti a tutti voi che partecipate ai nostri eventi, che “ci accompagnate” nei nostri viaggi, vi interessate dei nostri ragazzi  chiedendo notizie di loro …
Cerchiamo sempre di non rimanere sordi alle grida di angoscia, alla tristezza degli altri , usiamo il cuore, le orecchie, gli occhi … “La carità non deve mai guardare dietro di sé, ma sempre avanti, perché il numero delle sue opere è sempre troppo piccolo e perché infinite sono le miserie presenti e future che deve lenire”(Santa Francesca Cabrini).
Come narra una  vecchia favola, non abbiamo paura di essere piccole fragili onde (“Una piccola onda se ne andava felice per il mare: era contenta, allegra, si sentiva frizzante e potente, si abbandonava al gioco della corrente, si lasciava increspare dal vento. Era proprio felice di essere un'onda. Ad un certo punto vide però, laggiù in lontananza, la scogliera e poi la spiaggia e si accorse che le altre onde, quelle che erano andate avanti, lì si infrangevano e di loro non rimaneva più nulla. Cominciò a sentirsi triste: se avesse potuto sarebbe tornata indietro, nel mare profondo, da dove non si vede terra; oppure avrebbe voluto fermarsi là dove si trovava, frenare pur di non andare avanti... Un'onda più grande le passò vicino e le chiese: "Che ti succede? Come mai sei tanto triste?" e la piccola onda le rispose: "Ma non vedi che fine faremo? Anche tu che sei un'onda così grossa sei destinata a romperti laggiù." Sorrise la grande onda e disse: " Tu non sei onda, sei oceano!").







                           Alcuni ragazzi e bambini dell'orfanotrofio di Kamaj e di  Kajuka con le volontarie

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